Digiuno intermittente: la dieta salutare per perdere peso e incrementare la longevità

Tempo di lettura: 11 minuti

Il digiuno intermittente o dieta intermittente è la risposta più semplice per chi desidera raggiungere i seguenti obiettivi:

  1. Perdere peso
  2. Combattere alcune patologie
  3. Incrementare il potenziale di longevità (in salute)

Dopo aver approfondito la dieta intermittente mi sono detto…

Ecco un modo straordinariamente semplice per ridurre l’introito calorico in modo sostenibile.

Anche chi non eccelle nelle rinunce alimentari, di solito riesce a sopportare una mattinata senza cibo.

È difficile avere la motivazione, la forza di volontà e possedere le condizioni fisiche adatte per affrontare un digiuno che può durare anche diversi giorni.

Da qui il desiderio di un’alternativa più semplice e fattibile…

Il digiuno è uno dei mezzi più potenti per resettare virtuosamente la nostra biochimica ottimizzando l’estensione della vita. Ma per tante persone risulta difficile da attuare, soprattutto per due motivi…

Perché il digiuno intermittente è più facile rispetto ad altre forme di digiuno?

Due dei motivi principali per cui il digiuno prolungato risulta difficile da attuare sono i seguenti.

Prima di tutto sarebbe opportuno prendersi del tempo dedicato per questa dieta estrema che è il digiuno nelle sue versioni più lunghe.

Inoltre, sarebbero necessarie condizioni ideali per seguire un digiuno, come essere seguiti dal nutrizionista o dal medico, poter restare focalizzati su questo obiettivo, ecc. perché lo sforzo richiesto da questo approccio dietetico è elevato.

Questo è uno dei 5 ingredienti naturali che assunti durante i pasti riducono sensibilmente l’assimilazione di calorie.

La messa in pratica di un digiuno prolungato rende difficile, se non impossibile, per molte persone avvicinarsi a questa pratica salutare.

Tutt’al più molti benintenzionati si limitano a leggere qualcosa sul digiuno, provano, poi presi dallo sconforto mollano e non ci provano più.

Ma grazie al digiuno intermittente la pratica dell’astensione dal cibo (e la riduzione calorica) diventa decisamente più facile per tutti da attuare.

Anche perché, al contrario del digiuno prolungato che può richiedere un’interruzione delle attività più impegnative, il digiuno intermittente si avvantaggia degli impegni quotidiani. Vediamo perché.

Distrarsi e digiunare

In che senso “si avvantaggia degli impegni quotidiani”?

Tirare dritto una sola giornata senza mangiare può essere addirittura più facile da sopportare se nel frattempo sei immerso nelle tue abituali attività.

Quindi, col digiuno intermittente non c’è bisogno di cambiare alcunché dei propri rituali di attività giornaliere. Anzi queste possono proprio distrarti dal pensiero del cibo.

Nella giornata dedicata a questo digiuno breve sarebbe perfino consigliato un breve allenamento come il training funzionale o il pilates per 30-45 minuti.

Finalmente con un minimo di buona volontà, chiunque può FARE IL DIGIUNO e guadagnarne in salute e forma fisica anche se non possiede la forza mentale di un fachiro.

Un altro elemento grandioso del digiuno intermittente che facilita la sua messa in pratica riguarda il fatto che è relativamente elastico nella sua durata. Cioè il tempo da dedicare al digiuno è relativamente breve, quindi sopportabile.

Caratteristiche del digiuno intermittente

Il digiuno intermittente è un modo estremamente naturale di alimentarsi.

Durante la sua evoluzione, il complesso e raffinato metabolismo dell’essere umano è stato forgiato da una serie innumerevole di digiuni intermittenti, non dalle abbuffate!

Se pensi alla difficoltà di procurarsi il nutrimento in natura puoi intuire che il corpo ha tutti i mezzi per sussistere giorni e giorni con poco o nulla.

Adattamento naturale al digiuno intermittente

Il nostro corpo è perfettamente progettato per attraversare dei periodi più o meno lunghi di assenza di cibo. Non solo lo può fare ma addirittura è una prerogativa per il suo funzionamento ottimale.

È più normale per noi digiunare in modo intermittente piuttosto che mangiare 3 o 4 volte al giorno.

Ossia, la deviazione insalubre è rappresentata proprio dall’iperalimentazione, quindi il rimedio consiste nel ritornare ai ritmi naturali del digiuno intermittente.

Il digiuno religioso

Inoltre, nel prosieguo della nostra evoluzione più recente, il digiuno intermittente ha continuato a essere presente e diffuso per motivi religiosi.

In tante religioni e ritualità in tutto il mondo si è sempre sentita la necessità di dedicare dei periodi di tempo all’astensione dal cibo.

L’astensione volontaria dal cibo è una forma di autodisciplina che aumenta la percezione di controllo che la nostra mente può avere sul corpo.

I desideri a briglie sciolte determinano spesso un’infelicità che si protrae a lungo dopo il breve godimento del loro soddisfacimento immediato.

Digiuno = più felicità? Forse sì…

Una certa solidità interiore dovuta al fatto di “riprendere le briglie” del nostro comportamento è associato a una maggiore felicità.

Probabilmente questo è il motivo per cui le religioni prescrivono spesso delle rinunce alimentari programmate.

Di certo oggi numerose ricerche confermano come il riposo metabolico che si può attuare con il digiuno intermittente sia uno dei modi più efficaci e facili da attuare per stare meglio e vivere di più.

4 modi in cui il digiuno intermittente modifica il tuo metabolismo

Quando interrompi l’assunzione di calorie per un tempo sufficiente nel tuo corpo avvengono i seguenti cambiamenti di natura cellulare e molecolare.

Uno degli eventi più importanti che avvengono in un organismo a digiuno è l’autofagia1,2.

L’intelligenza del corpo sotto lo stimolo della carenza di energia da fonti alimentari (durante il digiuno) inizia a sfruttare cellule e molecole danneggiate per nutrirsi.

Il corpo inizia così a sostentarsi grazie all’utilizzo di alcune sue componenti ormai invecchiate e quindi da sostituire.

L’autofagia in questo modo esprime due benefici in uno: fornisce nuova energia al corpo e allo stesso tempo elimina certe parti ormai disfunzionali.

…e la rigenerazione cellulare

In seguito all’eliminazione delle componenti danneggiate il corpo è indotto a sintetizzarne di nuove.

Le componenti (cellule, proteine, ecc.) nuove appena generate saranno più sane delle precedenti perché appena “sfornate” dal sistema biosintetico del corpo.

Ogni volta che avviene questo ciclo di eliminazione e rigenerazione il corpo in parte si rinnova e rinnovandosi prolunga il suo potenziale di longevità.

Niente male…

Con un semplice digiuno breve (intermittente) il corpo rinnova se stesso.

Questo processo l’avevamo già incontrato anche nella pratica della dieta mima digiuno.

Certamente però quest’ultimo approccio è decisamente più impegnativo perché dura 5 giorni. Al contrario, un digiuno intermittente dura solo dalle 16 alle 24 ore (incluso le ore di naturale digiuno notturno).

GH è l’acronimo di Growth Hormone, cioè ormone della crescita.

Questo ormone attiva contemporaneamente lo sviluppo della massa muscolare e la perdita di grasso corporeo3. Due benefici importanti per mantenere un fisico snello e in salute.

Il corpo tende a produrre meno GH con il trascorrere degli anni durante processo di invecchiamento.

Il digiuno permette di dare una nuova spinta alla produzione di questo importante ormone4,5 in modo del tutto naturale.

Con una pratica di digiuno intermittente la sensibilità insulinica migliora6 e di conseguenza i livelli medi di insulina si abbassano.

Questo permette un più facile accesso all’utilizzo delle riserve di grasso depositato e previene (probabilmente cura anche) le condizioni pre-diabetiche.

Durante una pratica di digiuno intermittente diversi geni ad azione protettiva vengono attivati.

In particolare vengono attivati geni protettivi nei confronti di diverse patologie7 e geni coinvolti strettamente nei meccanismi della longevità8.

5 benefici del digiuno intermittente

Il digiuno intermittente è veramente un potente mezzo per ridurre il grasso in eccesso.

La sua azione su specifici ormoni come il GH, l’insulina e la noradrenalina ne fa uno strumento efficace per ridurre il grasso infiammatorio addominale.

Inoltre, anche la riduzione calorica in senso stretto che si attua durante il digiuno intermittente concorre alla perdita di peso.

Diversi studi mostrano che il digiuno riduce lo stato infiammatorio dell’organismo9,10.

Questo conduce a un conseguente beneficio contro numerose patologie cronico-degenerative che sviluppano a partire da una condizione infiammatoria cronica.

Una serie di benefici del digiuno intermittente collegati alla salute del cuore11 lo rende particolarmente adatto a mantenere il sistema cardiocircolatorio in perfetto stato.

Nello specifico il digiuno intermittente può ridurre l’infiammazione, gli zuccheri nel sangue (migliora la sensibilità insulinica), i trigliceridi e il colesterolo “cattivo” LDL.

Tutto questo produce una sinergia che favorisce la salute del cuore e delle arterie.

Diversi studi mostrano una correlazione fra digiuno intermittente e una speciale protezione contro le cellule del cancro12,13.

Ormai appare sempre più chiaro come ridurre quantità e frequenza dei pasti possa proteggere meglio di qualunque altro presidio contro lo sviluppo delle “cellule impazzite”.

I topolini sottoposti a digiuno intermittente possono vivere dal 30% in più fino a un’eccezionale 83% in più14! (significa quasi raddoppiare la lunghezza della vita).

Questo beneficio del digiuno intermittente è associato al suo generale effetto anti-aging ma si esprime anche in maniera marcata nei confronti dei neuroni.

Alcuni studi dimostrano che digiunare in modo intermittente stimola i processi di rigenerazione nervosa15 (neurogenesi postnatale).

Inoltre protegge contro le malattie neurodegenerative16,17 e nei confronti dell’Alzheimer18.

E un beneficio aggiuntivo…

A questa lista di 5 punti che hai appena visto aggiungerei anche un altro beneficio collaterale molto utile… aumentare la propria forza di volontà.

La forza di volontà è come un muscolo che aumenta la propria potenza con l’allenamento.

Più forza di volontà equivale a un maggiore autocontrollo nelle nostre vite. Un autocontrollo saggio e non-violento aiuta a dirigere le nostre vite in modo costruttivo e ci conduce così a un bene maggiore.

Come funziona il digiuno intermittente?

Il digiuno intermittente non è nulla di esotico… chissà quante volte lo avrai già messo in pratica senza saperlo.

Magari a causa della fretta e del poco tempo disponibile hai saltato la colazione arrivando fino all’ora di pranzo senza assumere calorie di nessun tipo. Questo è un classico esempio di digiuno intermittente “inconsapevole”.

Una delle cosa più belle che rendono il digiuno intermittente facile da seguire anche per i meno “aggressive” sta nel fatto che puoi avvantaggiarti delle ore di sonno. Le ore di sonno vengono conteggiare nelle 16 ore minime di digiuno.

Per iniziare la pratica di digiuno intermittente in modo facile puoi cenare e poi non toccare più cibo né calorie di alcun tipo fino all’ora di pranzo del giorno successivo.

Infatti…

Il range di tempo per l’astensione calorica va dalle 16 alle 24 ore (ininterrotte). Un tempo breve, soprattutto se pensi che in questo conteggio sono già incluse le ore di sonno.

DIGIUNO INTERMITTENTE – VERSIONE FACILE

Durata: 16 ore (incluso il digiuno notturno).

Modalità: inizia con la cena, diciamo alle ore 20:00. Se ad esempio si finisce di cenare alle 20:30. Da quel momento in poi non si tocca più cibo fino alle 12:30 del giorno seguente.

Questa versione è sia facile che efficace. Per queste ragioni è quella maggiormente consigliata per iniziare e proseguire in modo progressivo (aumentando il numero di giorni di digiuno alla settimana).

DIGIUNO INTERMITTENTE – VERSIONE DIFFICILE

Durata: 24 ore (incluso il digiuno notturno)

Modalità: inizia con la colazione ad esempio alle 7:00, che avrai finito diciamo alle 7:30. Poi si interrompe l’assunzione di calorie per tutto il giorno e la notte fino alla colazione del giorno seguente alle ore 7:00.

DIGIUNO INTERMITTENTE – VERSIONI INTERMEDIE

Naturalmente puoi decidere di effettuare ogni versione intermedia fra le 16-24 ore. Ad esempio diciamo che tu voglia fare 18 ore di digiuno e finisci di cenare alle 20:30… in questo caso non tocchi cibo fino alle 14:30 del giorno seguente.

Cosa si può bene durante il digiuno intermittente?

Si può bere a volontà, anzi è consigliabile. Anche perché una buona idratazione accelera il metabolismo e riduce il senso di fame. Ma non tutte le bevande vanno bene in questo tipo di digiuno. 

Le bevande permesse sono (senza zucchero né dolcificanti):

  • Acqua
  • Tisane
  • Caffè

Tisane, caffè e tè comunque non vanno dolcificati con dolcificanti contenenti zuccheri. Se non se ne può fare a meno si può usare un pò di stevia per dolcificare senza calorie e in modo naturale.

Quante volte alla settimana si deve ripetere il digiuno intermittente?

In generale una o due volte alla settimana è una frequenza ottimale per attuare il digiuno intermittente.

Cosa non si può assumere durante il digiuno intermittente?

Ogni fonte di calorie va evitata durante il periodo dedicato al digiuno intermittente. Quindi anche tutti gli oli e ovviamente gli zuccheri. 

Ogni cibo solido va evitato, incluso frutta, semi e verdure. Anche le versioni triturate, gli estratti e i succhi NON si usano durante il periodo dedicato al digiuno intermittente.

A chi è sconsigliato

Se si soffre o si è sofferto di disturbi del comportamento alimentare è sconsigliato affrontare qualunque tipo di restrizione calorica.

Non è opportuno che i bambini seguano un digiuno intermittente.

Le donne in linea generale dovrebbero affrontarlo nella versione meno aggressiva da 16 ore non più di 1-2 volte alla settimana.

Infatti alcune donne possono risentire di variazioni ormonali (aumento testosterone?) che potrebbero portare ad amenorrea.

Se la donna soffre di infertilità dovrebbe evitare il digiuno intermittente.

In ogni caso di patologie preesistenti è necessario confrontarsi con il proprio medico per capire se nel caso specifico è vantaggioso affrontare la pratica del digiuno intermittente.

CHI PUÒ AFFRONTARE IL DIGIUNO INTERMITTENTE 

In generale i maschietti sono quelli che hanno solo vantaggi dal digiuno intermittente.

Tutte le persone (eccetto i bambini) sane, soprattutto se in sovrappeso possono tratte enormi vantaggi dalla pratica del digiuno intermittente.

Come indicato nella parte iniziale dell’articolo l’essere umano nel corso della sua evoluzione si è sempre dovuto confrontare con la carenza di cibo.

Mangiare di meno e meno spesso è una delle cose più naturali e sane che ci siano.

Il problema odierno è piuttosto nel senso dell’eccesso. Quante sono le malattie causate dagli alimenti insalubri consumati in eccesso!

Il digiuno intermittente è la svolta che ti serve

Correggiamo il prima possibile questa tendenza di mangiare troppo svoltando in favore della sana abitudine di digiunare in modo intermittente.

Un saggio ha detto…

“Non importa quanto lontano ti sei allontanato dalla strada giusta… svolta!

L’importante è correggersi e farlo subito.

Più si continua nella stessa direzione (sbagliata) sotto la spinta dell’inerzia e più si andrà lontano alla deriva: svolta, adesso!

Conclusioni

Sei pigro ma vuoi fare qualcosa di più per riconquistare salute e forma fisica?

Il digiuno intermittente ha tutte le caratteristiche per sguinzagliare un buon potere terapeutico, protettivo e dimagrante.

Non c’è nulla di più salutare, semplice e a buon mercato che smettere di mangiare per 16-24 ore per 1-2 volte alla settimana.

Puoi anche conteggiare le 7-8 ore di sonno nel totale delle ore di digiuno intermittente (quindi nella versione più facile è come digiunare per sole 8 ore!).

A lato pratico digiunare in modo intermittente facilita anche la vita. Infatti saltare un paio di pasti ogni tanto elimina la necessità di prepararli e si recupera un pò di tempo da dedicare ad altro. 

A presto, 😉

P.S. Se hai sentito dire che il digiuno intermittente potrebbe nuocere alla salute, prima di scomporti leggi l’articolo o ascolta il podcast “Il digiuno intermittente può nuocere alla salute?

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Immagini: Google immagini

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Fonti e risorse